La “distruzione creativa” di Gelmini & C. | Megachip
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La “distruzione creativa” di Gelmini & C.

La “distruzione creativa” di Gelmini & C.
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9 Novembre 2010 - 11.49


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scuoleprivatedi Michele Maggino – Megachip.

«Il Sole 24 Ore» ci aiuta a fare una prima verifica del piano per la scuola portato avanti da Gelmini & C. (dove “& C.” si riferisce ai precedenti ministri degli ultimi, per lo meno, tre lustri). Non è un caso che i dati, che ora riferiremo, vengano presentati all”interno di un inserto speciale del quotidiano di Confindustria dal titolo “Sviluppo sostenibile. Rapporto sulla società civile” preparato in occasione della “Conferenza nazionale della famiglia” organizzata dal sottosegretario Carlo Giovanardi (Milano, 8-10 novembre 2010).

Nell”inserto speciale (apparso lunedì 8 novembre) a pagina 7 c”è un articolo a firma Claudio Tucci: “La società civile. Famiglia & Sfida educativa. L”appeal delle private. I costi delle scuole non statali crescono, le iscrizioni pure.” L”incipit dello scritto è fin troppo chiaro: «I continui tagli alla scuola e il pit-stop forzato alla Camera, per problemi di copertura finanziaria, della riforma degli atenei stanno indebolendo l”istruzione pubblica facendo riscoprire alle famiglie l”opzione “paritaria”».

Quasi quasi mi viene da non aggiungere altro: c”è già tutto il riassunto della faccenda.

Ma è interessante riportare almeno qualche dato che ci fornisce il quotidiano: «le iscrizioni alle scuole private sono in aumento: +14.306 unità, dal 2008 al 2009, secondo gli ultimi dati disponibili forniti dall”Agesc, l”Associazione Genitori Scuole Cattoliche, toccando quota 1.060.332 ragazzi, il 10,3% del totale, di cui 642 mila nella sola scuola dell”infanzia»; inoltre «il 3,3% delle famiglie sceglie “senza dubbi” la scuola privata dopo aver sperimentato per i propri figli il canale pubblico, mentre l”8,4% di mamme e di papà “si accontentano” della scuola statale, perché “costretti dai vincoli economici”».

Infine «le scuole paritarie, grazie al via libera del 7 ottobre scorso da parte della conferenza unificata, hanno ricevuto dallo stato per il 2010, 130 milioni di euro, 10 milioni in più rispetto ai fondi 2009, che arriveranno dallo scudo fiscale» (prego, rileggetevi questi ultimi dati).

Si accenna anche ad analoga situazione per l”università pubblica, dove la riduzione dell”offerta didattica (un sotto-finanziamento per il 2011 stimato in circa 1,3 miliardi di euro) spinge “l”utenza” (è il termine che piace al Sole 24 Ore) verso il settore privato. Mentre lo stesso quotidiano ricorda come per la scuola pubblica siano anni da “lacrime e sangue”.

Che altro aggiungere? Per chi ancora non lo avesse capito, la “distruzione creativa” di Gelmini & C. sta finalmente portando i suoi frutti, anche se i margini di manovra sono ancora molto ampi. E credo sia ormai chiaro che cosa si voglia “distruggere” e che cosa si voglia “creare”.

 

 

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